Gran Canaria selvaggia

Agaete, 14-18 febbraio

Ci spostiamo ad Agaete sulla costa nord-ovest. Cambia il paesaggio, cambia il clima. Il vento spazza la costa che precipita in mare da un’altezza di più di mille metri. Il mare è percorso da lunghe onde che improvvisamente si alzano e si frangono rumorosamente sulla scogliera.

Puerto de la Luz di Agaete

Le rocce della playa de Guayedra è popolata da granchi e lucertoloni.

Lungo una strada costiera stretta, tortuosa e molto esposta arriviamo a La Aldea e poi saliamo tra infinite gole e picchi verso la foresta di Tamadaba, famosa per i suoi pini delle Canarie.

Ma ci si presenta un paesaggio spettrale: tutta la foresta è bruciata. Scopriamo più tardi che l’incendio è divampato nell’agosto del 2019 e ha seminato il panico in tutta l’isola. Ne hanno parlato i giornali di tutto il mondo, ma noi non ricordiamo di averne letto.

La vegetazione però è resistente. La corteccia è bruciata ma solo in superficie. Già spuntano nuovi rami. E i bulbi sotterranei sono sopravissuti e spuntano i fiori.

Agaete è un piccolo centro alla fine di una piacevole vallata. La esploriamo brevemente salendo fino a San Pedro ed El Sao.

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